28 lug 2007

Antologia e critica

È vero, sull’onda del neo-comunitarismo-panacea di cui parla Bauman in Modernità liquida (Laterza, 2002) si avverte una frammentazione dell’ambiente poetico in zone auto-sussistenti come questa, “riserve”, come sostiene Roberto Galaverni nel suo Dopo la poesia, che trovano il proprio spazio ideale nella rete. Infatti chi volesse seguire qualcosa delle produzione poetica italiana fino agli autori nati negli anni settanta, in libreria non ha molte possibilità di documentazione. Realisticamente parlando negli ultimi tre anni il lettore medio che vede un po’ di tutto (ma solo di “quello che c’è”) in libreria può aver trovato i Nuovissimi poeti italiani, a cura di Maurizio Cucchi e Antonio Riccardi, Milano, Mondadori 2004; Samiszdat. Giovani poeti d’oggi, a cura di Giorgio Manacorda e Paolo Febbraro, Roma, Castelvecchi, 2005 (allegato a Annuario di poesia 2005) e, ma solo se si ha avuto la fortuna di comprarla subito (anche un critico attento ed aggiornato come Davico Bonino mi diceva di non averla fatta), la poderosa Parola Plurale, a cura di Giancarlo Alfano, Alessandro Baldacci, Cecilia Bello Minciacchi, Andrea Cortellessa, Massimiliano Manganelli, Raffaella Scarpa, Fabio Zinelli e Paolo Zublena, Roma, Luca Sossella, 2005, cui si affianchino i due volumi critici del già citato Galaverni e il corposo volume di Cortellessa uscito per Fazi. E se quelle antologie non erano ancora “il momento critico”, pare che tale momento, il momento del confronto ora sia giunto. Diverso infatti il caso di due altre antologie abbastanza recenti come Maledetti Italiani a cura di Davide Brullo, per le Edizioni Net del gruppo editoriale Saggiatore, e Poesia contemporanea dal 1980 a oggi. Storia linguistica italiana, Roma, Carocci, 2007 a cura di Andrea Afribio. Nel primo Brullo offre un vero e proprio canone alternativo del “secondo novecento poetico”, dando rilievo ad autori meno noti rispetto al loro reale potenziale ed alcune scelte mi trovano assolutamente d’accordo, ricordandomi tra l'altro la dimenticata antologia romana di Bordini negli anni Settanta. L’antologia di Afribrio (recensita con interesse da Cortellessa su «Tuttolibri» e da Giuseppe Tomasin sul domenicale de «Il Sole 24 Ore») si propone invece un percorso critico, una scelta antologica che è anche ricerca non tanto o non solo di una poetica, ma di un valore letterario comune ai diversi autori. In entrambi casi si trova il lodevole tentativo di fare una critica che sia anche espressione di un giudizio di valore, a carte scoperte, cercando di leggere, comprendere e mettersi in gioco. Questi testi ovviamente sono la punta dell’iceberg di un discorso molto più ampio e chi volesse entrare in un terreno meno certo e più difficile da seguire, ma anche più affascinante nelle sue mutazioni, dovrebbe prima di tutto mettere momentaneamente tra parentesi il giudizio di cui sopra e cominciare ad affrontre l'argomento con strumenti più empirici quali ad esempio il criterio biografico delle nascite o il criterio "sociale" dell'uscita a stampa; e tali dati incrociare con la teoria letteraria, magari con la nozione di campo, con l'analisi statistica della presenza territoriale, regionale e nazionale, considerando il grado di "capitale simbolico" dell'ubicazione geografica eccetera. In rapporto alla definizione di campo è importante tenere in assoluta cosiderazione i "gradi di forza" che determinano le nascite di antologie e nuovi poeti, ovvero essere in grado di analizzare lucidamente il lodevole desiderio comune di molti poeti affermati, di veder "proseguire il discorso", di sperare un giorno onorata la loro memoria. Per fare ciò e già l'esempio di Parola Plurale lo dimostra, ci vogliono anche dei critici.
Uno strumento fondamentale per addentrarsi nel terreno di cui sopra sono sicuramente i Quaderni italiani di poesia contemporanea a cura di Franco Buffoni usciti dal 1991, nove volumi ad oggi, con presenze di poeti nati dal 1955 in poi. (Per una storia dei quaderni vedi qui)
Si vedano poi le antologie Nodo sottile. Antologia di Poesia Under35, a cura di V. Biagini e A. Sirotti (due volumi per Cadmo nel 2001-02, il terzo per Crocetti nel 2003); nonché le antologie Parco Poesia dell’omonimo festival riminese (l'e-book lo trovate qui ma si paga ). Gratis invece potete scaricare Ma il cielo è sempre più blu. Album della nuova poesia italiana, a cura di Aldo Nove e Lello Voce, 2002 e l’importante Lavori di scavo. Antologia di poeti nati negli Anni Settanta, a cura di Giuliano Ladolfi. Buona ricerca.

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